In questo articolo spiego cosa è il ventilatore di una caldaia Ariston e come si effettua una manutenzione di questo componente.
Di seguito vi spiego cosa è, ed a cosa serve, il ventilatore di una caldaia.
Il ventilatore ha il compito di permettere l’uscita dei fumi di scarico dalla camera di combustione all’esterno di ciascuna abitazione attraverso il tubo evacuazione fumi coassiale installato e posizionato secondo le norma tecniche vigenti.
Esso è composto da un avvolgimento elettrico in rame e tre contatti, e quando riceve la corrente a 220 volt si avvia girando la ventolina posta di fianco all’avvolgimento ed inizia ad evacuare fumi .
Ovemai riceve corrente ma non riesce a partire significa che l’avvolgimento, e quindi il ventilatore, è guasto.
Il nome tecnico del ventilatore è estrattore dei fumi pertanto la sua funzione è quella di spingere i fumi che si formano nella combustione verso la canna fumaria in modo che possano essere espulsi. Se non dovesse funzionare correttamente può provocare il blocco della caldaia in quanto i fumi non vengono correttamente espulsi generando anche gravi problemi di sicurezza.
Per questo motivo è sempre consigliabile di effettuare una manutenzione periodica che, di regola, consiste nella pulizia dello stesso, e seguito dallo smontaggio dei componenti ad esso associato.
Il ventilatore è composto da una ventola di dimensioni piccole molto potente che girando spinge direttamente i fumi della combustione nella canna fumaria ed affinchè il funzionamento avvenga in maniera corretta è necessario che sia collegato ad un pressostato differenziale. I due dispositivi sono entrambi di sicurezza perchè evitano il forte accumulo dei fumi e che la pressione raggiunga livelli elevati.
Il pressostato serve a misurare la differenza di pressione tra prima e dopo l’avvio del ventilatore, e se questa differenza rientra nel “range” di sicurezza, che è memorizzato all’interno della scheda madre, la caldaia si avvia e l’impianto inizia a funzionare.
Al contrario, se la pressione risulta essere troppo alta o bassa, il pressostato invia il consenso alla scheda madre, che blocca l’avviamento della caldaia. Questo processo lo definiamo più comunemente il “blocco della caldaia” e genera un errore indicato sul display con un codice di colore rosso che varia a secondo del modello della marca di caldaia.
Essendo un importante dispositivo di sicurezza, il ventilatore deve essere controllato periodicamente , come ho detto in precedenza, altrimenti si rischia in alcuni casi di non poter utilizzare il riscaldamento e l’acqua sanitaria. Se si rivelasse un suo malfunzionamento la prima cosa da fare è smontarlo, facendo molta attenzione, e procedere alla sua pulizia unita a quella del pressostato, cercando di non interrompere i collegamenti per non provocare ulteriori danni. Si può usare alcool e un getto di aria compressa per eliminare i vari residui da polvere e impurità. Se rimontando il tutto dovesse persistere il problema è necessario pulire anche la canna fumaria dove di regola si formano accumuli che impediscono ai fumi di defluire correttamente.
Se anche a seguito di tutte queste operazioni la caldaia dovesse andare ancora in blocco e il ventilatore fosse ancora fermo, di sicuro potrebbe essere rotto per cui si può procedere alla sua sostituzione.